Capitolo 4 – Fatturazione Elettronica VS Rapporti Esteri
Siamo arrivati all'ultimo Capitolo dedicato alla Fatturazione Elettronica: vediamo oggi come cambierà la gestione dei Rapporti con i Clienti Esteri.
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Siamo arrivati all'ultimo Capitolo dedicato alla Fatturazione Elettronica: vediamo oggi come cambierà la gestione dei Rapporti con i Clienti Esteri.
Capitolo 2 del nostro percorso tra i misteri della fattura digitale. Vediamo oggi come muoversi nella gestione amministrativa, con i fornitori e con i Consumatori finali.
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Siamo arrivati all'ultimo Capitolo dedicato alla Fatturazione Elettronica: vediamo oggi come cambierà la gestione dei Rapporti con i Clienti Esteri.
Fatturazione Elettronica 2019: siamo giunti al termine di questo nostro percorso dedicato. Abbiamo visto insieme da dove partire, come amministrare in modo corretto i rapporti tra Aziende, Fornitori e Clienti Finali e infine abbiamo fatto chiarezza sull’utilizzo della Firma Digitale e sulle modalità di pagamento.
Oggi, in questo quarto e ultimo Capitolo, approfondiremo insieme come gestire i rapporti con i paesi Esteri e le modalità di emissione della Fattura.
Partiamo precisando, che il Sistema di Interscambio (SDI), non è un Software Gestionale, ma un semplice “Conduttore”; per questo motivo il SDI non procederà con alcun controllo circa la progressività del numero di protocollo delle Fattura finora inviate del Ciclo Attivo.
Facciamo un esempio, per capire meglio cosa ci è richiesto in questo caso dalla Fatturazione Elettronica 2019:
Avete appena emesso una Fattura ad un vostro Cliente di Roma con progressivo numero 163; poco dopo avete eseguito la consegna di un vostro prodotto ad un Cliente di New York, emettendo la fattura cartacea (poiché soggetto non residente in suolo Italiano), quest’ultima avrà il progressivo numero 164.
L’Agenzia delle Entrate, dunque stabilisce che per le Fatture Estere non è necessaria nessun tipo di Numerazione differente, ma deve seguire la normale progressione crescente.
La Conversione della Fattura Analogica (ovvero quella cartacea), emessa verso soggetti non residenti, non stabiliti e/o non identificati in Italia dovrà continuare con la naturale progressione delle fatture.
L’emissione delle fatture verso soggetti non residenti o non stabiliti in Italia ha lo stesso numero di protocollo progressivo in successione a quelle Italiane senza nessuna “numerazione dedicata”
A partire dal 1° Gennaio 2019 le Fatture Intracomunitarie saranno soggette alla nuova comunicazione dell’esterometro.
L’invio della Fattura al SDI è un mero invio di dati, salvo che il Residente estero non scelga di accreditarsi al Sistema di Interscambio stesso.
Il Fornitore, quindi, procederà nelle stesse modalità utilizzate finora, inserendo e inviando in modo tradizionale tutte le ulteriori informazioni necessarie per gli adempimenti interni.
Nelle fatture Intracomunitarie resta la possibilità di inserire i dati aggiuntivi in formato cartaceo e/o in PDF.
Supponiamo che la tua Azienda stia emettendo una fattura attiva, verso una persona giuridica Italiana, ma con la consegna all’estero: come deve procedere?
In questo caso, l’incaricato dell’Ufficio Amministrativo emetterà, verso il Cliente Nazionale, la fattura elettronica trasmettendola al Sistema di Interscambio.
Una volta che la merce arriva in Dogana, sarà necessario presentare la Fattura Pro-Forma, che coincide con la copia identica della Fattura precedentemente trasmessa al SDI.
In questo modo avverrà sia lo sdoganamento della merce sia la fatturazione della merce.
Per l’Export della merce, alla Dogana è possibile presentare la copia della Fattura procedendo con la consegna.
Per questa casistica, attualmente c’è un grande contrasto tra la normativa Nazionale e quella Comunitaria.
La Circolare 13/E/2018, specifica sul piano interpretativo, che i soggetti che rientrano in questa particolare casistica, sono esclusi dall’obbligo della Fattura Elettronica.
Dunque dal 1° Gennaio 2019 ci troveremo in questa situazione:
l’obbligo della fattura elettronica tra privati entrerà in vigore; non sarà più necessario inviare lo spesometro; l’opzione prevista dal Dlgs 127/2015 viene meno perché l’invio telematico dei corrispettivi resta limitato.
L’identificato, quindi è escluso dall’obbligo di fatturazione elettronica tra privati, ma comunque, questo non esclude che lo stesso si assoggetti all’obbligo.
Nel caso l’identificato scelga di introdurre la Fatturazione Elettronica, potrà usufruire dei vantaggi della riduzione a due anni dei termini di accertamento, purché tracci tutti i pagamenti fatti e ricevuti per valori superiori a € 500,00.
Con la Fatturazione Elettronica, i soggetti esteri potranno godere di una riduzione degli accertamenti.
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