Trend 2020 di graphic design: tutto quello che c’è da sapere
Quali sono i trend 2020 in materia di graphic design? Il concetto prevalente è quello di spingersi ai limiti: nuove forme, nuove texture, colori sgargianti e... animazione.
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Quali sono i trend 2020 in materia di graphic design? Il concetto prevalente è quello di spingersi ai limiti: nuove forme, nuove texture, colori sgargianti e... animazione.
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Quali sono i trend 2020 in materia di graphic design? Il concetto prevalente è quello di spingersi ai limiti: nuove forme, nuove texture, colori sgargianti e... animazione.
Siamo giunti all’inizio dell’anno e, come vuole la tradizione, questo momento porta con sé bilanci e buoni propositi. Se su diete mancate, iscrizioni fantasma in palestra e sveglie anticipate inesorabilmente ignorate non si possono dare grossi consigli, diverso è il discorso per le tendenze.
Anche questa volta si possono tracciare dei binari da seguire nei prossimi 365 giorni, soprattutto per quanto riguarda il mondo della grafica. A partire dalle pratiche più diffuse del 2019, quindi, prendono vita i trend 2020 di graphic design. Cosa lasciare nei primi anni venti del nuovo millennio e cosa portare con noi nei secondi?
Ecco qua alcune delle principali tendenze, organizzate secondo 3 macroaree:
Animazione è la parola d’ordine quando si tratta di trend 2020 in materia di graphic design. Si interseca con vari campi collaterali e si affianca alle altre tendenze di questa seconda decina del 2000. Il comune denominatore per tutte le entità che entreranno in gioco nelle tendenze di quest’anno è l’uso di colori vivaci, molto accesi e di gradienti che creino contrasti ben visibili. Già in voga negli scorsi anni, basti pensare al nuovo logo proposto da Instagram qualche tempo fa, nel prossimo futuro verranno amplificati all’ennesima potenza, andando a riguardare anche le immagini fotografiche e l’intera UI.
Ritroviamo il bisogno di dinamismo, soprattutto nella forma di loop, e successione in video in particolare per quanto riguarda:
Da qualche anno ormai si è affermato l’uso di font in grassetto, corpi carattere molto vistosi e colori accesi. Brillantezza e saturazione rimandano al mondo cyberpunk, un luogo futuristico in cui si respira la voglia di atti rivoluzionari e di cambiamento.
Ebbene, i trend 2020 vedono portare alla massima espressione queste applicazioni, arrivando a rendere anche i caratteri dinamici. In questo modo i messaggi delle campagne pubblicitarie vengono veicolati non solo tramite lo slogan e le immagini, ma anche attraverso il movimento stesso delle parti testuali.
Un altro trend, infatti, è l’artistic typography: la costruzione attraverso il testo di linee curve e forme geometriche. Anche in questo caso, la massima esasperazione di questo concetto porta al dinamismo.
Alcuni esempi dei primi due trend 2020 sono la campagna Nike coreana, in cui volti noti femminili appaiono per supportare l’indipendenza di genere, e una pubblicità tedesca di un’azienda produttrice di ceramiche.
In entrambi i casi l’animazione diventa parte integrante della grafica.
Un’altra tendenza in campo calligrafico che può essere annoverata tra i trend 2020, sia nel caso sia associata ad animazione, sia che non lo sia, è la scrittura a mano libera. Eccentrica, imperfetta, evoca un’atmosfera informale e familiare. Sta prendendo piede già da qualche anno, ma sembra che verrà adottata in sempre maggiore misura anche per la brand identity. I vantaggi? Alto tasso di personalizzazione e customizzazione, che sono altre due parole d’oro quando si tratta della clientela 3.0, quella dei millennials.
Tra i trend 2020 riguardanti l’animazione si attinge anche al mondo della pura illustrazione. Non è una novità che nella pubblicità e nella costruzione della brand identity il design si rivolga al mondo confinante della fumettistica e dell’illustrazione. Ancora una volta nei prossimi 365 giorni vedremo un’estremizzazione di questi concetti, con l’introduzione dell’elemento animato.
In particolare, le tipologie con più largo seguito sono:
a) Il coinvolgimento di illustratori conosciuti da parte dei brand, con la creazione di piccole sequenze animate costituite da vignette molto semplici, lineari e stilizzate. Un esempio è la campagna di Spotify – music is with you:
b) Line Art: altro trend 2020 che si origina da un filone portato avanti già nell’anno precedente. La semplicità stilistica e l’aspetto schematico di questa soluzione grafica la rende particolarmente adatta, come le isometriche, a presentazioni o infografiche. Si tratta di una soluzione sempre attuale ed elegante.
c) Isometriche: molto utilizzate nel 2019, soprattutto in ambito aziendale, continuano la propria ascesa tra i trend 2020. Mostrano oggetti tridimensionali su superfici bidimensionali con linee essenziali e rappresentazioni semplici. Proprio per questo si adattano a numerosi impieghi. Anche in questo caso la nuova frontiera è rivolta alla loro animazione, come mostra questo esempio di Guillaume Kurkdjian:
d) Geometria “ultra thin”. Anche in questo caso si porta tra i trend 2020 una pratica già diffusa nel 2019. Si tratta di rappresentazioni costituiti da entità geometriche elementari utilizzate in serie e con un altissimo grado di dettaglio. Generalmente si associano disegni geometrici di linee rette a prodotti artificiali, legati alla tecnologia; linee curve, più dolci, a oggetti legati alla sfera del naturale. Proprio per l’elaboratezza di questo tipo di immagini, se ne ha un grande impiego nel settore high tech.
e) Doodling: “Scarabocchi”. Un mix creativo tra fotografie e immagini stilizzate. L’unione tra una figura più strutturata e schizzi che paiono improvvisati creano un’atmosfera scherzosa e un effetto complessivo di informalità che coinvolge maggiormente gli utenti. Anche in questo caso è vantaggiosa l’alta personalizzazione a cui si presta.
Altra applicazione interessante dell’animazione, trend 2020 assoluto nel campo del graphic design, si rivolge alla grafica 3D e in particolare alle sue contaminazioni con il buon vecchio 2D.
Per quanto riguarda la “pura” tridimensionalità, ci si concentra sull’utilizzo di texture particolari, volte a comunicare un preciso messaggio all’utente finale, o ancora sull’applicazione di queste texture ad architetture geometriche impossibili da realizzare nella realtà. È la prosecuzione naturale di un tentativo di spingersi ai limiti che, dopo aver scoperto una dimensione aggiuntiva a quella del foglio piano, la carica di consistenze improbabili e crea composizioni al di là delle leggi fisiche.
Esempi interessanti sono la campagna “Get cozy” della Nike-PG3, quella Hyundai coreana in stretta collaborazione con Superconsumers e le immagini proposte da George Stoyanov:
La vera rivoluzione portata dalla nuova decina è invece relativa all’interazione tra il mondo bidimensionale e quello tridimensionale: parliamo di applicare forme organiche a brevi animazioni 3D, generando un’atmosfera sofisticata e onirica, o di creare brevi live action realistici in cui l’elemento piano mette in risalto la tridimensionalità degli altri.
Anche per i trend 2020, come è successo lo scorso anno, si prospetta un periodo proficuo per le realtà aumentata e virtuale. Ormai si punta a rendere l’elemento visuale interattivo, creando un’esperienza totalizzante.
Un esempio dell’applicazione della realtà aumentata al graphic design ce lo dà un progetto che ha preso piede lungo le strade di Parigi: immagini 2D che, se visualizzate tramite device, si trasformano in tridimensionali e interattive.
Nike Shangai invece ha progettato un negozio online, dov’è permessa la navigazione a 360° in cui, grazie alla realtà virtuale, si può fare esperienza dei servizi e acquistare in base all’esercizio fisico che si è fatto:
Ultimo trend 2020, non per importanza, è quello dedicato ai tuffi nel passato. Come già preannunciato dall’anno precedente, cresce l’interesse per il vintage. Ci si sposta sempre più verso reinterpretazioni in chiave moderna del retrò, dagli anni 20 agli anni 60. Come in questo logo, in cui forme vettoriali piane rimandano all’arte del Rinascimento di Harlem, sviluppatasi in america negli anni ‘20.
Un viaggio che inizia con riferimenti a vecchi video games, film e termina con la contaminazione tra correnti artistiche: l’art déco trova nuovo spazio e si ripropone sotto una luce differente.
L’anno che verrà porterà, in tema di graphic design, all’estremizzazione di concetti che hanno iniziato a mettere radici già nel 2019. Tra i trend 2020 principali infatti, ritroviamo l’animazione e gli affetti dinamici applicati a caratteri tipografici vistosi, dai colori sgargianti; a illustrazioni vettoriali e isometriche, a elementi tridimensionali su cui si inseriscono tracce del 2D.
Troviamo una sempre più larga applicazione dell’AR e della VR, oltre che una riscoperta di correnti artistiche appartenenti al passato.
Il 2020 per quanto riguarda il mondo della grafica, sarà insomma un’occasione per attingere al passato spingendolo ai limiti.
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