Il Cybercrime vince il Jackpot miliardario!
La sicurezza informatica non è più un optional.
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La sicurezza informatica non è più un optional.
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L'evoluzione tecnologica è in continuo sviluppo, proponendoci soluzioni e software sempre più avanzati sia per agevolarci nel lavoro, sia nella nostra vita quotidiana. Che attenzione va data alla nostra privacy e che misure di prevenzione è necessario prendere?
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La sicurezza informatica non è più un optional.
Negli ultimi anni, il crimine si è spostato online dando origine al cybercrime. Quest’ultimo fenomeno è sempre più in crescita registrando aumenti del 240% rispetto a 5 anni fa e solo nel 2017 si contano una media di 3,4 attacchi al giorno.
L’anno scorso è stato un jackpot alla lotteria per il cybercrime visto che secondo Clusit, associazione italiana per la sicurezza informatica, i danni superano i 500 miliardi di dollari. Questo cambiamento e danno improvvisi sono dovuti alla mancanza di adeguate misure di protezione. Vengono soprattutto sottovalutate le minacce a cui sono sottoposti le nostre informazioni ogni giorno. Nelle ultime elezioni americane, si sospetta di una manipolazione informatica dei dati, aspetto che non era stato per nulla preventivato prima.
Oggi, tutta la nostra vita ruota intorno a un dispositivo e una connessione a internet; il nostro conto in banca, le nostre foto, i nostri ricordi e quindi tutti i dati che ci riguardano sono online. Il furto di denaro, dati personali e truffe hanno creato danni per gli utenti pari a 180 miliardi di dollari solo nel 2017!
Quest’ultimo anno infatti è stato il picco degli attacchi malware, quelli che colpiscono su larga scala qualsiasi obiettivo. In cifre, il cybercrime corrisponde al 76% degli attacchi più pericolosi a livello globale.
Tutto questo, al di là delle statistiche, è molto preoccupante perché viene tutto sottovalutato o poco considerato dai più. La conseguenza sono rischi maggiori e la creazione di uno scenario sempre più allarmante.
Oltre i malware ci sono anche attacchi mirati a rubare informazioni per creare scompigli a livello geopolitico e fare spionaggio industriale, che è un reato non da poco per le aziende. Le cifre qui non sono per nulla confortanti, anzi solo il furto di proprietà intellettuale conta una crescita del 46%.
Stimando il numero delle vittime virtuali non ci sono distinzioni, tutti vengono e possono venire colpiti, anche perché gli attacchi hanno sempre obiettivi multipli e non si limitano mai alla singola entità.
Il 353% in più di persone colpite, parla da solo: siamo tutti a rischio.
Il cybercrime si può combattere aumentando le nostre misure di sicurezza informatica. A livello nazionale sono veramente poche le realtà adeguate, aspetto che ci pone in cattiva luce in confronto a situazioni più evolute sul palco internazionale.
La soluzione? Ancora una volta, essere pronti secondo quanto richiesto dal GDPR.
Per combattere il cybercrime bisogna essere cyberprotetti!
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